martedì 14 agosto 2007

Parte 3 - Precauzioni Inutili

(Writer: Pacowoodoo)

-Le conosco quelle come te-
Forse con quella frase si era sbilanciato un po' troppo, ma quella situazione lo divertiva e, in fin dei conti, la consegna era avvenuta.
Iaco non permetteva mai che le emozioni perturbassero il suo volto ma si lasciò sfuggire un sorriso ripensando a quanto aveva faticato per vedere gli occhi nocciola della ragazza; non bastavano gli occhiali doveva mettersi anche quelle maledette lenti a contatto. Il travestirsi non lo aveva mai attratto molto. Per lui era tutta questione di fisicità, di espressione, di movimenti e sguardi: la sua faccia era il suo miglior travestimento.
Nonostante questo, l'abbigliamento della donna lo aveva talmente incuriosito da indurlo a metterla alla prova, voleva vederla più da vicino e capire se lei avesse saputo vedere il suo BLUFF.

Non che naturalmente avesse un piano, sapeva solo che doveva consegnare quel messaggio e per lui era sufficiente; le macchinazioni e i progetti li lasciava agli intellettuali di turno, la sua vita era improvvisazione. Amava solo il JAZZ.
Nell'ambiente i tipi come lui venivano chiamati Wildcard e difficilmente tagliavano il traguardo dei trent'anni, anche se a Iaco mancavano solo poche settimane.

Un corvo gracchiante piombò fra i suoi pensieri facendo fuggire almeno altrettanti piccioni. Si era distratto e l'unica causa era imputabile alla lunga nottata insonne che si portava alle spalle. Adesso l'idea di un letto era la prospettiva più gradevole per quel fine di giornata.

Nell'aria una brezza gravosa preannunciava niente di buono e le nuvole stavano prendendo sempre più posto al cielo terso di poche ore prima. Iaco guardò in alto sospirando, almeno un po' d'acqua avrebbe contribuito a tenerlo sveglio e la pioggia non si fece aspettare. La vita della strada subì una forte accelerata per i pochi secondi che seguirono le prime gocce, ognuno cercava un riparo o si affrettava per raggiungere casa mentre Iaco restò lì per un attimo a godersi quella carezza di Dio.

Fu in quel momento che un uomo sulla sessantina con un abito grigio topo lo urtò con violenza continuando poi la sua corsa probabilmente verso casa. Iaco imprecò accusando un forte dolore al fianco, si appoggiò per un attimo sui gradini di un portone lì vicino, quasi stordito.Impiegò poco tempo a capire che quell'uomo non era il cassiere di banca che appariva e lo stordimento non derivava dal contraccolpo, i suoi sensi lo abbandonarono velocemente e le sue palpebre ormai pesanti si chiusero lentamente.

L'ultimo suo pensiero andò alla donna in rosso, chissà quando si sarebbe accorta di non avere più il cellulare, con l'arsenale che si portava dietro forse mai...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti ragazzi quest'idea di scrittura cooperativa e' davvero molto interessante!
Fino ad esso mi pare buono,vi leggero' spesso!
Bye

+M+
:)

Anonimo ha detto...

(Capita ho sbagliato ad editare,sembro dislessica...hem...
:P)
+M+

SoMmOcOcA ha detto...

Grazie! Ci fa molto piacere la tua presenza!

Seth ha detto...

Un lettore! \^0^/